Africa Twin – gli accessori sulla lunga distanza

Anche per gli accessori installati abbiamo ritenuto di aggiungere qualche nota dopo un discreto numero di km in sella e l’esperienza di un lungo viaggio.

Trattandosi di materiale regolarmente acquistato (non abbiamo sponsor) non abbiamo peli sulla lingua nel bene e nel male: riassumiamo sinteticamente ciò che è emerso in positivo e negativo rispetto alle impressioni iniziali, ma vi rimandiamo alle pagine dei singoli accessori (che abbiamo aggiornato di conseguenza) per avere un quadro più completo di questi componenti e della loro installazione.

 

modifica cerchi Bartubeless

Siamo sostanzialmente soddisfatti di questa modifica: fortunatamente non siamo incorsi in forature ma i pneumatici hanno mantenuto la pressione nonostante i migliaia di chilometri percorsi, salvo un fisiologico aggiustamento di un paio di decimi all’anteriore.

Stefano di Bartubeless ci aveva anticipato che con questi pneumatici (Heidenau) avrebbero potuto riscontrarsi lievi perdite di pressione dal tallone con alte temperature o lunghe percorrenze in autostrada, ma alla prova dei fatti tutto è andato nel migliore dei modi ed abbiamo definitivamente dimenticato l’ansia da foratura che avevamo con la camera.

Abbiamo usato la moto anche in fuoristrada ma senza per il momento abbassare le pressioni, anche in questo caso nulla da eccepire.

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Pneumatici Heidenau K60 Scout

Siamo fedeli clienti del marchio tedesco per cui le aspettative erano elevate per questi pneumatici, con la CRF essi non ci hanno deluso sposandosi alla perfezione con la ciclistica “dual” e aggiungendo alla ricetta di Honda una buona trazione anche su sterrato dal più battuto al più smosso, senza esagerare però con le condizioni estreme come fango o sabbia dove serve ben altra tassellatura.

Dove siamo rimasti sorpresi è invece nella guida dove il feeling è addirittura aumentato rispetto alle coperture precedenti.

Dopo migliaia di km percorsi avvertiamo ora nei tornanti più lenti una lieve oscillazione dello sterzo che potrebbe essere riconducibile alla necessità di una ribilanciatura del cerchio. Il pneumatico posteriore si è un poco appiattito come di consueto ma in maniera minore rispetto alle moto su cui lo avevamo provato in precedenza. Il problema con il TC a livello 3 si è affievolito con l’usura delle gomme ma è sempre presente nella guida solo pilota e senza bagaglio, dove continuiamo a settare il TC sul valore 2 per non avere fastidiosi interventi precoci.

La rumorosità infine è presente sotto forma di una sorta di lieve fischio ma niente di fastidioso. I tasselli sono invece avvertibili solamente a velocità prossime allo zero ed in generale non infastidiscono.

 

Holan Nomada cases – borse laterali e bauletto

Siamo molto soddisfatti di questo acquisto, sia per la robustezza generale delle borse, dei telaietti e relativi attacchi (provate anche in offroad) che per la funzionalità: tra le auto in coda si passa tranquillamente considerando una larghezza di poco superiore a quella del manubrio.

Impermeabilità totale riscontrata sia con pioggia che con la lancia del lavaggio ad alta pressione.

Le pecche che sono venute fuori riguardano più che altro il passeggero che non solo ha meno spazio per afferrare le maniglie ma se non di alta statura si ritrova lo spigolo interno (comunque smussato e ricoperto in plastica) a contatto con la parte inferiore della coscia e con il bauletto in posizione piuttosto avanzata (non averlo a sbalzo è sempre un vantaggio in off) ha meno spazio in sella e si trova più a ridosso del pilota: stiamo studiando il modo di recuperare qualche centimetro in questo senso.

Infine nella borsa sinistra inserire ed estrarre la sacca interna quando questa è piena “a tappo” risulta un’operazione più impegnativa del previsto a causa dell’attrito tra cordura della sacca e gomma della guarnizione: si tratta comunque di avere trenta secondi di pazienza.

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Borsa da serbatoio GiVi XS320 con hub 12v S110-S111

Molto soddisfatti anche della borsa Givi dotata di attacco tank lock molto stabile e pratico nei rifornimenti, con un comodo porta-mappe per le cartine stradali o il tablet e la copertura antipioggia collaudata sotto un acquazzone, comunque non necessaria in caso di precipitazioni deboli, abbiamo verificato che un minimo di tenuta si ha comunque.

Difetti veri e propri non ne abbiamo a dire il vero riscontrati, la forma di questo borsello non è proprio ergonomica quando lo si trasporta a tracolla ma è il prezzo da pagare per avere una conformazione adatta al serbatoio, nella guida in piedi la stessa interferisce con le … parti basse … ed è quindi meglio evitare di usarla nel caso si preveda di affrontare lunghe tratte offroad. Infine abbiamo riscontrato che riempiendola la parte posteriore scende fino a toccare il serbatoio, in caso di sporco o polvere ciò potrebbe causare dei graffi ma il problema è facilmente risolvibile con un classico “tank guard” che mette al riparo anche dal contatto con i bottoni della giacca o la fibbia della cintura.