Il battesimo dell’avventura.

Devo ammettere che quando penso a come è nata in me la passione per il mondo delle moto a volte mi sento come un adolescente che inizia a fumare perché tutti i suoi amici lo fanno: dopo aver sentito per anni gli emozionanti racconti di Federico, Luca e tanti altri amici, quasi per sfizio ho deciso di regalarmi una moto che potesse sostituire il mio scooter nei trasferimenti di tutti i giorni e allo stesso tempo darmi la possibilità di unirmi a loro per qualche weekend tra amici.

Poco più di un anno fa ho acquistato una Transalp di seconda mano, senza neanche saperla guidare. Attratto dall’aria amichevole di questo mezzo e spinto dall’opinione positiva di Federico che era venuto con me a vederla, ho deciso di fare il grande passo.

A primo impatto ne ero quasi intimorito, ma dopo poche decine di minuti che mi sono serviti a prendere confidenza con cambio e frizione, ho cominciato a intuire quali sensazioni potesse essere in grado di regalare una moto “vera”.

Qualche mese dopo ho avuto l’occasione di assaggiare il sapore dell’avventura in un indimenticabile weekend sulle montagne piemontesi, dapprima sui bellissimi colli dell’Assietta e delle Finestre concluso poi con l’ardua ascesa al colle del Sommeiller.

Via del Sale 053Via del Sale 018

Il tragitto che fino a quel momento era stato piacevole e – con la dovuta prudenza – anche piuttosto semplice, ha cominciato a mettere in luce i miei limiti di neofita del fuoristrada: i tratti pietrosi e impegnativi mi facevano sudare e allo stesso tempo mi intimorivano e ammetto di non essere sempre riuscito a tener fede agli inviti dei miei compagni di viaggio che mi consigliavano di uscire dalle situazioni difficili usando il comando del gas, visto che il mio istinto di conservazione me lo sconsigliava vivamente.

Ricordo il momento dell’arrivo come una vera e propria conquista, e liberazione allo stesso tempo.

Mi sentivo appagato per essere riuscito a raggiungere quell’obiettivo, seppure non senza difficoltà, e allo stesso tempo per essere immerso in un incantevole paesaggio che mi infondeva un incredibile senso di libertà.

Ancora oggi quando nel caotico traffico di Genova accarezzo le plastiche della mia moto ancora segnate da quell’esperienza sorrido nel casco e rivivo tra me e me quelle sensazioni indimenticabili.

Il guadino

Motopensieri di un frontaliere romantico #2

Vento e pioggia danno delle sberle ai vetri talmente forti da farli tremare. E’ il buongiorno che la natura ha deciso di darmi stamattina! Per fortuna ci ha pensato lei dato che la sveglia ha deciso di non suonare!

6:18: questo è l’orario in cui realizzo nell’ ordine che:

-sta piovendo
-sta piovendo fitto, noioso e incostante
-c’è un vento che solleva la moto dal cavalletto
-devo mettere DUE antipioggia perché in questa “primavera d’ottobre” una sola non basta più!
Ma poi realizzo che le antipioggia sono rimaste nella borsa della moto sotto la pioggia…Ottimo!
E allora la reazione giusta sarebbe quella di girarsi dall’ altra parte del letto e iniziare questo venerdi almeno tra un paio d’ore…Purtroppo non va cosi.

Colazione di corsa, giacca chiusa fino all’ ultimo bottone. Mi viene quasi voglia di rimetterci l’imbottitura, ma riesco a resistere.
Veloce corsa sotto la pioggia, recupero le antipioggia e rientro…qualche minuto e una sudata di prima mattina e poi pronto per partire con le stramaledette antipioggia addosso.
Ritorno sotto la pioggia e la mia GSina è sempre li che mi aspetta e a guardarla si meriterebbe una bella lavata, non dalla pioggia, ma non me lo fa pesare troppo.
Tasto rosso premuto e il suono del motore è sempre quello familiare e rassicurante dei tanti chilometri fatti insieme. Un attimo per lasciarla scaldare mentre sistemo le ultime cose. Frizione tirata e si parte con la pioggia che inizia a ticchettare sulla visiera e con il vento che mi sballotta…Per fortuna è venerdi…Buongiorno? Buongiorno un cazzo!

Luca

foto

Le Havre

Il giorno precedente la noiosa traversata autostradale della Francia era andata piuttosto bene: una cavalcata solitaria in una splendida giornata di inizio estate. Come spesso accade però basta poco per rovinare l’umore già insidiato dalla serata trascorsa in solitudine, dato che il forte vento comparso al risveglio mi ha concesso poco più di un’ora di tregua per una rapida gita al faro de la Heve prima di trasportare una gran quantità di nubi cariche di pioggia sul cielo di Le Havre.

 

L’attesa dell’imbarco sotto un acquazzone fenomenale è resa più piacevole dall’incontro un’esile ciclista che come me stava cercando invano di ripararsi dai violenti scrosci d’acqua che provenivano da ogni direzione. Anne stava rientrando in Scozia da un lungo viaggio in solitaria sulle alpi svizzere, spinta dall’entusiasmo e dal coraggio dato dalla sua giovane età

Bastano poche parole per intravedere in lei la stessa passione e la stessa “follia” che mi sta spingendo ad affrontare questo viaggio  e a ridarmi la certezza che inseguire i propri sogni è sempre la cosa più giusta da fare.

ONE WORLD, ENDLESS JOURNEY

Motociclismo ci apprezza ancora una volta

Nuovamente una nostra foto viene scelta come “copertina” di una gallery dedicata ai lettori, eccola:

CPH2

Copenhagen Express: le prime immagini!

Sono finalmente visibili le prime immagini di questa fantastica avventura: cliccate sulla foto sotto per vederle!

 

Arrivo a Copenhagen

Motopensieri di un frontaliere romantico

Siamo sinceri, svegliarsi alle 6 del mattino rompe le palle a chiunque.. e io non sono da meno.

Ma quando uscito dall’ufficio dopo 12 ore trovi ad aspettarti la tua moto, 20 gradi e un po’ di sole anziché infilarti come un somaro in un’ autostrada congestionata dal traffico punti a quella piccola dogana vicino al lago. Lasciata alle spalle la galleria costruita per quelli che hanno fretta segui i cartelli “lungo lago”: due curve fatte bene, l’aria tiepida in faccia e il sorriso ebete è subito li che salta fuori.

Ma -perché c’è sempre un “ma”- ad un certo punto arriva uno di quelli che hanno fretta (chissà poi perché non ha preso la galleria) su uno di quegli scaldabagni neri opachi che con il suo scarico mononota ti risveglia da quella pace dei sensi in cui eri piombato.

La cosa più logica sarebbe innervosirsi, ma stasera no: il lago è sempre li e l’aria è sempre tiepida in faccia e allora cosa succede? Ti torna in mente il Beppino, quello che Carlo raccontava nella sua poesia e to lo immagino alla guida del siluro opaco mentre lo vedi che di fretta si allontana. Ripensi a quelle parole scritte in bianco su sfondo nero e con il sorriso da ebete, ancora li dov’era, lo guardi e pensi “poveraccio” continuando a farti cullare da questa tiepida serata di primavera.

(immagine tratta da www.fedrotriple.it)

 

pubblicità Harley-Davidson Italia anno 1991

Tra il dire e il fare

C’è di mezzo il mare, si sa, e in effetti un traghetto lo abbiamo dovuto prendere.

Ma in questo caso c’è stato qualcosa in più:

La magnifica statale Regina e il suo traffico in un giorno festivo

Un pranzo al sole in Engadina

I passi svizzeri ancora innevati

Costanza con il suo splendido lago

Le cascate del Reno a Schaffausen

L’incantevole foresta nera

La valle del Reno con le sue anse e i suoi castelli

La pioggia, accompagnata da temperature a dir poco autunnali

Le autostrade tedesche

L’affascinante città di Lubecca

Un traghetto e svariati ponti tra isole, isolette e penisole

1998 chilometri

oltre 100 litri di benzina

il saluto fraterno dei tanti motociclisti incontrati, o anche solo incrociati

Centinaia di immagini e di emozioni che non si possono descrivere

Qualcuno attaccato ad un manubrio è arrivato in un posto dove ci sono le antilopi*, io ammetto di aver fatto molta meno strada e fatica ma ragazzi qui ho trovato una sirena!

L’obiettivo è raggiunto ma il ritorno, sebbene più diretto, è ancora tutto da fare e avrà inizio il prossimo venerdì.

Presto la photogallery!

 

sirenetta

Motoviaggio di primavera

A pochi chilometri dalla conclusione del “keep left” il team ADV-Tourer è già pronto a tornare in sella per questo “piccolo” motoviaggio di primavera, di cui trovate tutti i dettagli nella sezione TOUR, o semplicemente cliccando sull’immagine sotto.

 

ONE WORLD, ENDLESS JOURNEY

 

LEGO

Prosegue il Keep Left Tour 2013

Il viaggio del nostro Luca prosegue a gonfie vele, dopo aver attraversato il Galles e aver “assaggiato” l’Irlanda dall’isola di Man ci ha inviato questo intenso scritto:

 

“Siamo al giro di boa e se la boa è l’ Isola di Man non potevo chiedere di meglio. Tre giorni su questo “scoglio” in mezzo al mare d’ Irlanda, che non è Irlanda e non è Gran Bretagna ma è semplicemente l’Isola!

Si perché se sei uno che in moto ci va l’ Isola la conosci per forza e prima o poi nella vita ci devi andare, perchè è una cosa che non si può descrivere.
Certo ci sono i video su youtube che fanno vedere quello che combinano quassù con le moto o gli articoli di qualche giornale, ma l’isola di Man non è solo TT, è un piccolo mondo lontano dal mondo o come mi piace chiamarla è l’ Isola che non c’è.

E dopo aver guidato su quelle strade, esserti perso tra le onde stando seduto su una scogliera o aver “sfidato” il vento per arrivare in cima alla Montagna, quando sarai a casa la tua testa ogni giorno ti riporterá su quello scoglio in mezzo al mare d’Irlanda fino al giorno che non ci tornerai ancora.”

 

In attesa del diario di viaggio completo seguite il suo tour dal sito di Youposition!

Viaggio Olli

Sorpresa: eccoci sul sito di Motociclismo!

Una piacevole sorpresa quella di trovare una nostra foto pubblicata sul sito della rivista Motociclismo!

ONE WORLD, ENDLESS JOURNEY

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